giovedì 14 settembre 2017

IL CONFLITTO NELLA COPPIA di Mariacristina Guardenti Counselor, Mediatore Familiare, Costellatore Familiare Sistemico, Clownterapeuta



ecco il contenuto delle slides relative alla lezione sulla coppia che ho tenuto a roma il 9 settembre cm presso la Scuola di Counseling AICI a Roma


… perché non mi ami come “Io” vorrei essere amato ?



Gli amori a volte finiscono è difficile credere che un amore possa durare eternamente anche se diverse persone, in segreto conservano questa illusione


La coppia moderna è sovraccarica di senso: lo stare insieme diventa oggi più che mai un rapporto esclusivo pervaso di aspettative in cui ognuno dei partner vorrebbe rappresentare o essere rappresentativo di “tutto” per l’altro.


Così i due vivono un‘illusione che ostacola la vita di coppia


Ci si ostacola a vicenda



Emerge l’angoscia e il conflitto viene esternato attraverso diverse strategie:   liti, disinteresse,  separazione o  fuga.  Vedremo insieme alcuni stili e modelli di relazione che interrompono la comunicazione all’interno della coppia.


IL CONFLITTO


è un  aspetto necessario e vitale nelle relazioni umane e, in particolare, nell'ambito evolutivo è adattivo (capace di adattamento) al processo di individuazione e al riconoscimento delle differenze.




Potremmo dire che il conflitto anzi fa parte della relazione poiché costringe l’altro  a considerare un punto di vista diverso dal proprio ad ampliare il proprio campo di comprensione sulla realtà.
(legato quindi alla frustrazione)



Il conflitto in psicologia indica uno scontro tra ciò che una persona desidera e un’istanza interiore, interpersonale o sociale

  che impedisce la soddisfazione del bisogno

  o dell’obiettivo-esigenza connessi a tale desiderio ASPETTI CONTRASTANTI

  Aspetto soggettivo e oggettivo della questione


Soggettivo: le parti


Oggettivo: qualcosa per la quale si può nutrire interesse

Il conflitto in psicologia indica uno scontro tra ciò che una persona desidera e un’istanza interiore, interpersonale o sociale

  che impedisce la soddisfazione del bisogno

  o dell’obiettivo-esigenza connessi a tale desiderio ASPETTI CONTRASTANTI

  Aspetto soggettivo e oggettivo della questione


Soggettivo: le parti


Oggettivo: qualcosa per la quale si può nutrire interesse

La maggior parte degli studi della psicologia clinica e dinamica si occupano del conflitto intrapersonale



  In ambito psicoanalitico, Freud, ipotizza all’origine della nevrosi l’esistenza di un conflitto inconscio tra le istanze intrapsichiche (Io, Es, Super Io)



  Il conflitto è stato studiato secondo i diversi approcci delle diverse correnti metodologiche, tra le più rilevanti troviamo: Psicoanalisi, Psicologia Individuale, Psicologia del Comportamento e Sociale, Psicologia Cognitivista

  Vi sono diverse classificazioni di conflitto. La prima di queste riguarda gli ambiti in cui il conflitto si può manifestare.

Il conflitto si può manifestare in ambito intrapersonale, ossia tra le componenti interne dell’individuo (pulsioni aspetti profondi, esistenziali).
“Il conflitto è quella situazione che si determina tutte le volte che su un individuo agiscono contemporaneamente due forze psichiche di intensità più o meno uguale, ma di opposta direzione”. Kurt Levin
Oppure in ambito interpersonale, detto anche sociale o di relazione (il soddisfacimento personale entra in contrasto con quello altrui)
«..come un processo che si innesca quando una  delle parti percepisce che l’altra parte sta minacciando,o è sul punto di minacciare, qualcosa per cui la prima parte nutre interesse»



La visione tradizionale: conflitto come esito disfunzionale e peggiorativo delle condizioni delle parti, discusso nei termini di “violenza, distruzione e irrazionalità”

  La visione interazionista: conflitto funzionale

   «Le parti armoniose, pacifiche, tranquille e cooperative sono inclini a diventare statiche, apatiche e non rispondenti alle necessità di cambiamento e innovazione»

    Questo significa che il conflitto non è un evento negativo in sé e per sé, ma un fenomeno fisiologico e inevitabile, che contraddistingue le quotidiane interazioni e che se ben gestito permette di generare cambiamenti positivi

strategie



le strategie utilizzate per risolvere un conflitto dipendono dalle caratteristiche della relazione stessa

  la prima relazione che ogni essere umano ha è con il mondo circostante e con le aspettative comportamentali circa le persone significanti con cui si rapporta

  questo rapporto dipende dalla percezione che si è avuta nelle prime relazioni significative

la relazione

    Secondo Bowlby e poi Ainsworth, infatti

  la precoce relazione madre-bambino permette a quest’ultimo di costruirsi un modello della relazione stessa che poi userà come schema base delle future interazioni significative

  il tipo di attaccamento costituitosi tra caregiver e bambino,  influenzerà la personalità dell’individuo, la sua attesa di trovare o meno una base sicura e definirà  la capacità di vivere relazioni gratificanti

  non tutti i rapporti sono definibili legami di attaccamento poiché per essere definito tale deve includere un bisogno di vicinanza, determinare sicurezza, conforto, disponibilità e comprendere la paura di perdere l’altro

la coppia

Ecco che nella coppia il legame di attaccamento ha una sua importanza

  Le ricerche hanno esaminato come queste dimensioni relazionali influenzino il grado di soddisfazione vissuto nella relazione adulta.

  Da queste si evince che coppie le quali si definiscono felici, che manifestano una più alta soddisfazione relazionale e sessuale, presentando buone capacità d’interazione e modalità di risoluzione del conflitto costruttive, risultano possedere un legame di tipo sicuro.

  E qualora il bambino non riuscisse a superare in modo accettabile tali conflitti relazionali traducibili in stati d’angoscia, vergogna e sensi di colpa, da adulto cercherà la risoluzione nella sfera sentimentale

bisogno d’amore

Per raggiungere uno sviluppo psicologico completo abbiamo bisogno d’amore e questo ci può essere dato sotto varie forme



  Se i nostri genitori non riescono, per vari motivi, a fornircelo in modo completo, viene a crearsi una mancanza a livello emotivo

  Si ottiene amore sotto forma di manifestazioni diverse, che per noi rappresentano necessità di base, indispensabili alla nostra crescita

 

Laddove queste necessità di base non sono soddisfatte, verranno a formarsi delle ferite le cosiddette ferite emozionali

  Queste mancanze sono decisive nei primi anni e sono costantemente richiamate nel corso della vita

  Dietro ogni emozione che proviamo c’è una necessità che non è soddisfatta

  Crescere senza determinate forme d’amore modifica la storia della nostra vita

  Tutta la vita personale si svilupperà intorno alla ricerca della cura per le ferite emozionali che portiamo fin dall’infanzia

modelli

Bowlby riteneva che il bambino sulla base delle ripetute esperienze con i caregiver costruisse delle rappresentazioni mentali prototipiche

  dei Modelli Operativi Interni (MOI), che comprendevano i Modelli Operativi di sé e delle figure d’accudimento, nonché modelli di sé con l’altro

  Queste rappresentazioni mentali consentono all’individuo di fare previsioni e crearsi aspettative sugli accadimenti della propria vita relazionale

  In questo modello la mente, a differenza di quanto suggeriva la prospettiva pulsionale della psicoanalisi freudiana, costruisce le regole del proprio funzionamento durante lo sviluppo, nel rapporto con altre persone.

Ogni individuo si comporta dunque all’interno della coppia in base ai suoi modelli, stili e copioni determinati dai suoi contatti con le figure d’attaccamento

  Vivendo entrambi la stessa “ferita”, i partners scelgono coscientemente una persona apparentemente con caratteristiche opposte al genitore dell’altro sesso

  Ma in maniera non cosciente, si legano a una persona del tutto simile allo stesso genitore per un inconscio tentativo di guarigione spontanea, polarizzandosi in posizioni progressive uno e regressive l’altro o viceversa

collusione

Si tratta di un comportamento che si attua in una sorta di intesa inconscia tra i due partners, definita collusione o incastro, che si rivela fondamentale nella relazione di coppia

  Etimologicamente, colludere significa giocare insieme

  (cum = insieme e lùdere = giocare)

   

  Cum ludere giocare insieme, illudersi, ingannarsi a  vicenda

Non sempre le posizioni one-up e one-down (uno su e uno giù) corrispondono all’effettivo potere dei membri o alla loro forza relazionale: es. il martire sofferente o dittatura pseudobenevola 

Modelli di collusione inconscia tra i partner centrati su tematiche chiave (Willi, 1987)



Un gioco comune nel quale attrazione e attaccamento nascono inconsapevolmente

  dal bisogno di svolgere un ruolo complementare rispetto all’altro

  dal desiderio nascosto di ciascun partner che l’altro lo liberi da conflitti inconsci non lavorati

 

  Vedremo ora 4 tipi di collusione di coppia, risalenti alle fasi di sviluppo psicosessuale dell’infanzia e ripercorrenti le tappe evolutive e di relazione con le figure genitoriali dalla nascita fino ai 6-7 anni di età

–COLLUSIONE NARCISISTICA

–COLLUSIONE ORALE

–COLLUSIONE SADICO-ANALE

COLLUSIONE EDIPICO FALLICA



(e vi rimando al libro di J. Willi "La collusione di coppia" che trovate in bibliografia)



COLLUSIONE NARCISISTICA:
 “tema dell’amore come fusione e conferma di sé”

I partner condividono l’assunto che una relazione d’amore implichi l’unione totale, la fusione e l’accordo completo



COLLUSIONE ORALE
 “tema dell’amore come accudimento”

Il desiderio di cura  e dedizioni materne, si basa su una fantasia condivisa di simbiosi



COLLUSIONE SADICO-ANALE
“tema dell’amore come possesso”

 l’amore come appartenenza reciproca totale, possesso e dominio sull’altro



COLLUSIONE EDIPICO-FALLICA
“tema dell’amore come conferma maschile”

l’amore trai partners è vissuto soprattutto come autoaffermazione antagonista (virile)

Collusione = Ambivalenza (?)

Stipulare entrambi un patto segreto che

 a volte può essere praticato

– rendendo così possibile ai partner, attraverso il loro incontro, di soddisfare i loro bisogni profondi, e di sperimentare una relazione appagante

e altre volte non può esserlo

- in quanto i bisogni che i due partner speravano di soddisfare reciprocamente vengono sistematicamente disattesi.

In questo caso a prevalere all’interno della relazione di coppia saranno il disagio e il malessere e si potrebbe sperimentare una ambivalenza dei sentimenti



Ambivalenza dei sentimenti ben descritta da Catullo nei famosi versi



Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.



Odio ed amo. Come lo faccia, forse chiedi.
Non so, ma sento che accade e mi tormento.



Willy Jurg


Sempre Willi sostiene che nella coppia, non si può mai parlare di un individuo “solo vittima” e di un individuo “solo carnefice”,


  la relazione di coppia si struttura in due, oltre ai contributi delle rispettive famiglie di origine, quindi entrambi i partners (sistema coppia) contribuiscono alla inefficace gestione del conflitto.



  Ogni partners si comporta all'interno della coppia in base ai suoi modelli, stili (Attaccamento e Modelli operativi interni) e copioni; determinati dai suoi contatti con le figure d'attaccamento,



Willy afferma: i conflitti della coppia si presentano generalmente come una continua variazione d'un tema sempre costante. Gli eventi quotidiani che portano al dissidio ruotano continuamente intorno a strutture fondamentali analoghe.


  […] nel conflitto matrimoniale la tematica di fondo che agita la coppia è generalmente molto circoscritta […]

  è comune a tutt'e due i partner e forma un inconscio comune. […] denominato collusione. (Willi 2001) 

CONCLUDENDO 


Le collusioni qui descritte non rappresentano categorie reali, ma dei modelli di interazione che riguardano ogni coppia.
         Nel momento del conflitto una modalità prevale sulle altre e caratterizza la relazione, in quanto nei momenti di forte stress, come può essere il conflitto, riemergono nei partners le “ferite” profonde e quanto di rimosso è legato ad esse
         La nuova relazione diadica che si instaura nella coppia può rinforzare o mitigare certi comportamenti inadeguati alla costruzione di una coppia funzionale ed equilibrata


BIBLIOGRAFIA

Freud. S. ,Tre saggi sulla teoria sessuale, Opere di Sigmund Freud (Diretta da C.Musatti) vol. 3, Boringhieri 1976

Freud S. ,Inibizione, sintomo e angoscia, Boringhieri

Freud S., Psicopatologia della vita quotidiana, Garzanti

Giorgio Nardone, Emanuela Giannotti, Rita Rocchi, modelli di famiglia, TEA, Bergamo,2010

Maria Luisa Trinca, Il significato evolutivo dell’attaccamento, Roma, Europa Edizioni 2017

Willi Jurg, La collusione di coppia, Milano, Franco Angeli, 1990