mercoledì 15 maggio 2013

La scienza del sorriso. Quando l’energia positiva diventa “terapia” e sostegno.


Il sorriso scaturisce dall’umorismo, capacità intelligente e sottile di rilevare e rappresentare l'aspetto comico della realtà. L'essenza dell'umorismo, seppur nell'originalità e differenziazione prospettica dei diversi studiosi (filosofi, medici, psicologi, scrittori) risiede proprio in un legame con l'emotività, con l'interiorità più atavica ed istintuale dell'uomo; un carattere distintivo di ciò che è umano. L’humour è stato da sempre ritenuto salutare, in tutta la storia da Ippocrate e a Sir. William Osler, padre della medicina moderna.

La ricerca ha dimostrato che il riso incrementa la secrezione di sostanze chimiche naturali, catecolamine ed endorfine, che fanno sentire vivaci e in forma, oltre a rendere più ricettiva la visione positiva delle cose, pochi minuti di risate si convertono in un prodigioso effetto analgesico. Diminuisce la secrezione del cortisolo e abbassa il tasso di sedimentazione, il che implica una stimolazione della risposta immunitaria. L’ossigenazione del sangue incrementa e l’aria residua nei polmoni diminuisce. Le pulsazioni del cuore inizialmente diventano più rapide e la pressione del sangue aumenta, poi le arterie si rilassano, causando la diminuzione delle pulsazioni e della pressione. La temperatura della pelle si alza in conseguenza di una circolazione periferica maggiore. Quindi il riso sembra avere un effetto positivo su molti problemi cardiovascolari e respiratori. Con ogni risata si mettono in moto circa  400 muscoli, alcuni dei quali servono solo per ridere. La risata equivale ad un trattamento di bellezza, poiché stira e stimola i muscoli del viso producendo un effetto tonificante e antirughe; dal punto di vista psicologico può generare un ritorno a uno stato precedente emotivamente felice che consente di alleviare una realtà presente percepita come dolorosa; attraverso sorrisi e risate vengono esternati sentimenti ed emozioni positivi, gli effetti sociali della risata e del sorriso sono evidenti: sono contagiosi ed agevolano nel risolvere situazioni di disagio.

Si ride da quando esiste l'umanità: quando si ha la fortuna di vivere esperienze positive, di gioire per la nascita di un figlio o per una promozione attesa da tempo, quando si prova l’ebbrezza di un obiettivo raggiunto, quando si gode della serenità e dell’affetto dei cari; in questi momenti l’inconscio registra placidamente queste emozioni positive e, appagandosi, dona stabilità ed equilibrio al sistema dell’Io razionale. Trasformare questa emozione positiva in sentimento, cioè in una condizione affettiva che dura più a lungo delle emozioni ed ha una minore incisività rispetto alle passioni, è compito della “Gelotologia”(scienza che studia e applica la risata e le emozioni positive con funzione terapeutica).

La Gelotologia affonda le sue radici nella PNEI (PsicoNeuroEndocrinoImmunologia), branca della medicina che ha sostanziato la diretta correlazione tra emozioni e sistema immunitario, nello specifico tra sistema nervoso, endocrino e immunitario. Essendo in stretto contatto con quest’ultimo, la psiche  influenza la capacità individuale di attingere alle proprie risorse ed energie per contrastare malattie e quanto di negativo propina la vita, mantenendo giovani corpo e spirito. Dopo il caso di Norman Cousin, malato terminale di spondilite anchilosante, completamente guarito dopo una terapia del sorriso, si gettano le basi per questa nuova scienza e si introduce la comico terapia nei reparti di degenza.

Dalla Gelotologia alla Clownterapia il passo è breve e tutte e due  insieme passano attraverso la Comicoterapia.

A causa del toccante film con Robin Williams la maggioranza delle persone pensa che il padre della cosiddetta Clownterapia sia lo stesso Patch Adams, ma questo non corrisponde alla realtà. In Italia una prima forma di comicoterapia si può rintracciare nell'opera di Angelo Paoli (1642-1720), sacerdote carmelitano (beatificato nel 2010) che si travestiva da buffone e si truccava per far ridere i malati.

Hunter Doherty "Patch"(nome clown che significa “cerotto/medicazione”) Adams, in effetti, è un medico statunitense,  fine, abile teorizzatore ed attivista, della nuova ed importantissima frontiera della medicina, sintetizzata nello slogan “curare la persona non la malattia ”, viene generalmente riconosciuto come l’ideatore della Clownterapia. Ha fondato il Gesundheit Clinic, in cui la gente può essere curata gratuitamente; per realizzarlo, Patch, sua moglie Linda, suo fratello Wildman, e altri amici e collaboratori, hanno fatto spettacoli, conferenze, lavorato come medici, girato il mondo per ottenere fondi.

Ogni anno organizza gruppi di volontari, provenienti da tutto il mondo, con l'obiettivo di far riscoprire l'umorismo agli ammalati; insegna ad usare il clown per colpire l’immaginario collettivo, per avere una veste accettabile da tutti, come grimaldello e simbolo di un rapporto “altro” tra la persona in difficoltà e colui che in quel momento è deputato ad aiutarla. Un modo per stemperare il dolore della vita, per renderlo sopportabile e addirittura per trasformarlo in una ulteriore possibilità: la capacità di scoprire improvvisamente un aspetto totalmente altro delle cose, una faccia prima nascosta, e di conseguenza di tramutare il pianto in riso.

Altro esempio è Miloud Oukili, artista francese, ex fotomodello, che grazie alla sua passione per il mondo clown è riuscito in Romania, mentre prestava servizio civile, ad incontrare i ragazzi di strada, abbandonati dalle famiglie, fuggiti da orfanotrofi disumani, che trovano rifugio nei sotterranei in cui passano i tubi del riscaldamento della città. Questi ragazzi vivono di stenti, di furti, di prostituzione e di spaccio. Ha così realizzato Parada, una Associazione dedicata al loro recupero.

Patch Adams e Miloud Oukili, il 20 aprile 2007 hanno ricevuto in Italia, la laurea Honoris Causa in Pedagogia dall’Università di Bologna, due straordinarie persone a cui la Facoltà di Formazione Felsinea ha deciso di dare un riconoscimento di esperienza pedagogica.

I primi fondatori dell’unità di clownterapia (The Clown Care Unit) furono nel 1986 Michael Christensen e Paul Binder due clown professionisti del Big Apple Circus di New York, una organizzazione che invia clowns e artisti in residenze ed ospedali pediatrici. Il loro scopo era donare il sorriso e portare la fantasia, il buonumore e la comicità negli ospedali pediatrici. Oggi tale fondazione ha sviluppato il suo operato nel territorio dello stato di New York. Possiamo riconoscerli come i primi Clown di professione che hanno originato la formazione di professionisti rivolti all’assistenza Gelotologica.

In Italia oggi si presentano diverse Associazioni che si occupano di “formazione in clownterapia”. Fanno affidamento soprattutto sui volontari: sono infatti molti tra i laici, cioè i non addetti ai lavori in ambito medico, che offrono qualche ora del proprio tempo per portare pensiero positivo e buonumore nelle diverse strutture che abbracciano questa filosofia terapeutica. Vengono proposti percorsi formativi che consentano a tutti gli operatori di utilizzare comicità e “metafora terapeutica” che permettono di trasformare le emozioni negative in positive. I volontari vengono impiegati in tutti i versanti del settore socio assistenziale: target non specificamente pediatrici (adulti, anziani, diversabilità, persone con disagio psichiatrico) e in differenti contesti (disagio sociale, scolastico, educativo). Ogni intervento viene personalizzato a seconda del contesto: comicoterapia passiva (far ridere) o attiva (stimolando produzioni comico-umoristiche negli interlocutori). Il rapporto diretto, faccia a faccia permette la realizzazione e il consolidamento di rapporti comunicativi tra tutti i soggetti interessati: malati, degenti, pazienti, familiari e personale socio-sanitario.

Con il termine clownterapia si indica generalmente l'applicazione di un insieme di tecniche derivate dal circo e dal teatro di strada in contesti di disagio sociale o fisico, quali ospedali, case di riposo, case famiglia, orfanotrofi, centri diurni, centri di accoglienza ecc. Il dibattito su cosa sia un Clownterapeuta, su quali siano le sue competenze e quali siano i limiti di intervento resta ancora aperto. Poiché tale disciplina viene portata avanti soprattutto in maniera volontaristica e per iniziativa di privati (in Italia esistono ad oggi decine di associazioni sparse sul territorio ognuna con un proprio statuto e una propria visione della materia), non è ancora possibile dare una definizione univoca a tale termine.

Mariacristina Guardenti in arte Cricca de Cricchis

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